La notte delle lanterne

11 Lug

Lanterne Scout

“La notte delle lanterne” è un racconto splendido di “Sette punti neri”. E’ una bellissima storia di amicizia e fratellanza:

Una coccinella ed una lucciola, nonostante i loro popoli siano da sempre ostili, capiscono che la loro diversità è una ricchezza e non una minaccia; decidono di diventare amiche, ed un giorno la loro amicizia salverà i rispettivi popoli. L’invasione delle rane dovuta ad una forte pioggia, mette infatti in pericolo sia le Cocci che le Lucciole: per sfuggire alle rane, le prime non possono volare al buio mentre le seconde non hanno ali abbastanza forti per attarversare tutto il Prato. Così le due amiche riescono a convincere sorelline e fratellini a scegliere un compagno di volo, e ad attraversare il Prato volando abbracciati, sfruttando la luce delle lucciole e le forti ali delle coccinelle.

In un campo invernale in cui il tema era quello delle paure, una sera abbiamo tentato di sconfiggere la paura del buio.

Prima abbiamo costruito insieme delle piccole lanterne con dei barattoli di vetro e poi abbiamo giocato l’attraversata del Prato.

lanterna scout

LANCIO: I lupetti sono stati divisi in Coccinelle e Lucciole da un gufo che avendo organizzato una festa, li ha invitati a raggiungerlo attraversando il campo.

GIOCO: Si sono messi a coppie ed abbiamo legato  insieme una delleloro gambe.

Solo la lucciola poteva tenere in mano la lanterna. In questo modo, dovevano attraversare (insieme) il lunghissimo prato della base scout di Spettine per arrivare “ad una festa”. Ma, le rane (i vecchi lupi) potevano bloccare la coppia, scalpandola. Era inverno ed il prato era coperto di neve e ghiaccio, quindi naturalmente era ancora più difficile correre e scalpare.

Quando tutte le coppie sono arrivate sane e salve, abbiamo fatto un breve cerchio di gioia (la festa del gufo), al termine del quale abbiamo raccontato “La notte delle lanterne” (per leggerlo scorri fino in fondo all’articolo)

Ecco cosa serve per costruire le lanterne:

barattolo di vetro

carta velina

lumino

fil di ferro

colla vinilica e pennello

pinza e tenaglia

1) Ovviamente il barattolo può essere ricoperto con la carta velina con qualsiasi schema o colore. Io ne ho fatto uno così. Ho ritagliato tanti cerchi di carta velina di colori diversi.

2) Ho spennellato il barattolo di colla vinilica e l’ho man mano ricoperto di carta velina.

3) Poi ho tagliato un pezzo di fil di ferro. Ho avvolto il collo del barattolo, fermando (aiutandomi con la pinza) uno dei due capi.

4) Ho creato un anello grande a sufficienza per poter trasportare la lanterna.

Ho fermato il secondo capo facendolo passare sotto il fil di ferro avvolto intorno al collo e poi girandolo con la pinza.

5) Basta inserire un lumino e la lanterna è finita! 🙂

Eccola al buio:

Scout lanterna

Il racconto:

LA NOTTE DELLE LANTERNE

 A Cocci piaceva molto la luce della lanterna, che illuminava la tana degli Scoiattoli anche quando fuori era buio.

Non era un fatto consueto nel Bosco. Di solito gli animali si accontentano della luce del sole e, quando scende la notte, vanno a dormire, a meno che non abbiano occhi capaci di vedere nel buio, come il gufo o la civetta.

Disse Mamma Scoiattolo:

Tu vuoi sapere, Cocci, perche la lanterna illumina la Grande Quercia. Ascolta.

“Ci fu un tempo in cui gli abitanti del Prato temevano ed erano nemici di tutti i popoli diversi da loro.”

“Così era anche per le Cocci e le Lucciole.”

“Siamo diverse – dicevano le Cocci – siamo più belle noi, con le nostre ali rosse. E il nostro volo è molto più veloce”.

“Noi siamo il popolo più importante del Prato! – dicevano le Lucciole – Siamo le uniche in tutta la terra a portare una lanterna anche nelle notti più buie!”.

          Un giorno una lucciola di nome Reia, che si era allontanata dalle altre, fu sorpresa da un violento temporale e non trovò di meglio che rifugiarsi sotto una piantina di crescione.

Ma sotto le foglie del crescione c’era già un’altra inquilina… la cocci Litmi, che la guardò per traverso.

Il temporale si era intanto trasformato in una grandinata solenne. Tutto intorno piombavano e rimbalzavano con forza dei chicchi duri e gelati, grossi il doppio di loro.

Anche se a malincuore, Reia e Litmi furono costrette ad avvicinarsi l’una all’altra, fino a toccarsi, ma ancora non osavano guardarsi in faccia né dirsi una parola. Finché Litmi scoppiò a ridere: “Per i sette punti neri del mio trisavolo! Perché dovrei avercela con te?”

Rispose la lucciola: “A dire il vero non lo so. Ma ho sempre sentito dire che le Cocci sono cattive e pericolose”.

“Proprio quello che sulle Lucciole ho sempre sentito raccontare io!” riprese Litmi.

Cominciarono a chiacchierare. E quando il temporale terminò, stavano ancora parlando.

Avevano scoperto di avere tante cose da dirsi, perché proprio per il fatto di essere diverse, ogni cosa che l’una raccontava era nuova per l’altra e per questo utile ed interessante.

Così continuarono a volare insieme fino a sera e scoprirono che a tutte e due piaceva giocare, scalare un fiume dopo l’altro e scoprire il Prato, che adesso sentivano entrambe più grande e più loro, senza la preoccupazione di stare in guardia l’una dall’altra.

Decisero di essere amiche, ma di non farne parola con nessuno.

Finchè venne per gli abitanti del Prato il tempo del terrore.

Le Cocci e le Lucciole vivevano in una vale vicino ad un torrente.

Ebbene, capitò una terribile stagione delle pioggie. A furia di piovere per giorni e giorni di seguito, l’acqua salì dal torrente fino a formare una grande palude e il Prato si trasformò in una pozzanghera fangosa.

Arrivò proprio allora l’invasione saltante! Tante, tante e poi così tante rane, come non se ne erano mai viste.

Diventò impossibile continuare a vivere in quel tratto di prato per le Cocci: oltre all’acqua, c’erano questi animali velocissimi, pronti a divorarle.

Ma nemmeno le Lucciole stavano meglio, perchè non sapevano dove deporre le uova, mentre le più giovani tra loro annegavano molto facilmente in tutto quel pantano.

Scappare di giorno non si poteva, perché, se fossero uscite allo scoperto, alla luce del sole, le Cocci sarebbero state divorate subito dall’invasione saltante.

E le lucciole non potevano fuggire né di giorno né di notte, perché non erano capaci di volare a lungo, veloci e con costanza.

Che fare?

Reia e Litmi ebbero insieme l’idea giusta, semplice e geniale. Con uno stratagemma trovarono il modo di riunire insieme i loro due popoli e, prima che incominciassero i soliti discorsi ostili, si alzarono pian piano in volo, si abbracciarono e poi continuarono a volare così, unite, per un buon tratto e con buona velocità.

Allora Litmi parlò:

“Se noi Cocci restiamo qui, verremo presto sterminate, ma per scappare dobbiamo approfittare della notte, per volare via di nascosto dall’invasione saltante. Ma come fare al buio a non perderci e ad orientarci? Vi dico che basterà abbracciae una Lucciola e fuggire con lei!”.

“Un momento – gridò una Cocci anziana – Se ci attacchiamo alle Lucciole, le rane dovranno solo seguire i punti luminosi per divorarci!”

“No, non lo faranno! – intervenne Reia – Noi Lucciole siamo così amare e velenose che nessuno osa mangiarci. Però a noi Lucciole mancano ali forti e veloci. Volando da sole non riusciremo mai ad andarcene da qui!”-

Litmi continuò: “Se i nostri popoli non si uniranno questanotte stessa, sarà la fine, moriremo tutte! Allora forza, ognuna si scelga una compagna di volo!”

Fu così che quella notte ogni Lucciola e ogni Cocci ebbero una sorella di volo e insieme poterono lasciare quel luogo divenuto pericoloso.

E il loro volo segnò la notte in un lungo sentiero luminoso, come se il cielo fosse percorso da una scia di lanterne accese.

 Ecco, Cocci, la Lanterna che illumina la Grande Quercia è il ricordo di quell’abbraccio.

E poi guarda, sorellina, guarda anche i boschi che vestono i fianchi delle montagne. sai perché resistono e anzi crescono fitti e forti anche dove le pietre sono ripide e scoscese?

Perché gli alberi, che sembrano stare ognuno per conto suo, in realtà hanno molte mani che si intrecciano e si stringono sotto terra.

Il Bosco intero, Cocci, è il grande abbraccio degli alberi!”.

da “Sette Punti Neri”

BUONA CACCIA… anzi… BUON VOLO!

20 Risposte to “La notte delle lanterne”

  1. t. 11 luglio 2011 a 07:58 #

    Sei bravissima.

  2. frida 11 luglio 2011 a 11:28 #

    oh bella bella! e poi è molto romantica.

  3. Sunny Vanilla 11 luglio 2011 a 15:16 #

    Bellisima! These are beautiful! Tutto bene:-) Linking up at Craftomaniac.

  4. stella 12 luglio 2011 a 07:09 #

    carinissime brava Ceci!

  5. Marika 12 luglio 2011 a 14:40 #

    Sono proprio belle!!
    Ne avevamo fatte di simili per San Martino ma queste sono superbe!

  6. Macy 12 luglio 2011 a 15:45 #

    What a great idea! I would love it if you linked up to my Tuesday Confessional link party going on now. There is also an awesome giveaway to go with the party, so you should check it out. http://www.craftyconfessions.com/2011/07/tuesday-confessional-linky-party-and.html
    I hope to see you soon!
    ~Macy

  7. carlotta 14 luglio 2011 a 20:52 #

    Belle le lanternine! Io le tiro fuori sempre d’estate quando faccio una cena o grigliata da me…e creano sempre una bella atmosfera!
    E che carina anche la storiella! 🙂

  8. BluBabesCreate 14 luglio 2011 a 21:55 #

    Thank-you for the compliment and you’re always welcome to follow along. Come see my Bastille Day post!

  9. kaa 15 luglio 2011 a 02:41 #

    che bello essere svegliati da una folata di caldo alle 2 di notte.. guardiamo le novità su crearescout, valà!

    #
    Ma.. secondo me i tuoi fan (io in primis) apprezzerebbero parecchio, date le temperature degli ultimi giorni, le istruzioni su come costruire un condizionatore con una lattina, dello spago e qualche tubo colorato! Chessò, se per caso conosci qualche ingegnere.. dicono che gli aerospaziali siano molto ferrati in materia, peccato siano rari da trovare! 😛
    #

    Comunque lo so che in realtà ora non stai dormendo ma stai impastricciando di colla calda una nuova creatura 🙂

    • crearescout 15 luglio 2011 a 09:35 #

      Stavo dormendo. devo raccogliere tutte le enerige possibili per domani! 🙂

  10. MORGANA 22 luglio 2011 a 07:25 #

    é la prima volta che capito da queste parti, che posto incantato! questo tutorial è fatto benissimo! volevo provare a fare anch’io queste lanternine, non mancherò di segnalarvi sul mio blogghino..
    grazie mille ancora!

  11. Cristina 20 luglio 2012 a 12:05 #

    Sono una mamma che deve organizzare sempre giochi e feste per i suoi bambini e per i loro amichetti. Ti ringrazio molto : mi hai dato molti suggerimenti utili!!! Grazie

    • crearescout 20 luglio 2012 a 13:00 #

      Grazie a te per avermi lasciato questo commento 🙂

  12. taced di handmadecreativity 17 novembre 2012 a 09:21 #

    ciao, carinissime queste lanterne (ne avevo fatta una simile anch’io tempo fa, la potete vedere qui: http://handmadecreativity.blogspot.it/2011/06/riciclare-un-vasetto-degli-omogenizzati.html).
    ho pinnato alcuni vostri post qui: https://pinterest.com/handmadecreativ/lavoretti-e-giochi-per-bambini-kid-stuff
    grazie per aver condiviso, ciao
    taced

    • crearescout 17 novembre 2012 a 09:50 #

      Grazie per aver condiviso le mie e nostre creazioni 🙂
      Cecilia

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