Antichi vasi greci in cartapesta

10 Set

Ciao a tutti!

Sono contenta di proporvi finalmente un post dedicato solo ai bambini… è da un po’ in effetti che mi sto dedicando di più ad altre cose, e le mie idee di lavoretti per i lupetti sembrano calare… Ma forse deve solo cominciare l’anno scout, e saranno i bimbetti stessi ad ispirarmi. 🙂

Le vacanze di branco di quest’estate erano ambientate tra gli dei greci: un giorno Atena (dea dell’arte) e la sua amica Era (moglie di Zeus) hanno chiesto aiuto ai nostri lupetti per rinnovare completamente il vasellame dell’Olimpo.

E’ stata un attività non facile. L’ho sperimentata più volte a casa per essere sicura di sapere come aiutare i lupetti. Sapevamo fin dall’inizio che non tutti i lupi sarebbero riusciri a completare il vaso, e che non tutti i vasi sarebbero venuti bene… MA siamo rimasti piacevolmente sorpresi: molti più vasi di quanti pensassimo sono riusciti, ed ogni bambino ne ha decorato e portato a casa uno (hanno partecipato 40 bambini in un unico turno)

L’attività ha richiesto 2 fasi: il primo giorno di campo abbiamo formato i vasi con la carta e la collafarina (circa 2 ore di lavoro). Poi c’è stato bisogno di qualche giorno di asciugatura, e solo il penultimo giorno li abbiamo colorati (circa 1 ora di lavoro).

Tutti i bambini si sono divertiti ed hanno fatto del loro meglio.  Alcuni vasi erano mezzi rotti… ma rendevano ancora di più l’idea di antichi vasi greci!!

Di seguito trovate il tutorial. Seguite i nostri consigli, soprattutto quelli sottolineati, e mi raccomando, se proponete l’attività al branco/cerchio, prima provatela voi stessi, e poi fateci sapere come è andata! 🙂

Vi serviranno:

un palloncino (calcolatene almeno uno per bambino: spesso scoppiano)

abbondante scotch di carta

carta di giornale

ascqu + farina = collafarina

fogli di plastica

bicchieri di carta o di polistirolo (quelli delle bibite o del caffè: recuperateli nei bar)

pennelli e tempere marroncino e nero

+ ciotole per sorreggere il vaso durante la lavorazione e l’asciugatura

1) Gonfiate il palloncino. Con lo scotch di carta, attaccate, a scelta:

a) 2 anelli piccoli di foglio di plastica per fare da manici, ai lati (vedi foto sotto)

b) un grosso anello, sopra, per il collo del vaso

c) un bicchiere di carta/polistirolo per il collo del vaso

Attaccate sempre un anello di plastica sotto, per fare da base al vaso, che altrimenti non starà in piedi. (vedi foto sotto)

Usate abbondante scotch.

La versione più facile è quella base + bicchere di polistirolo (risultato nella prima foto dell’ultimo collage)

Poi comincia la parte più divertente: ricoprire tutto il palloncino con strati di carta imbevuta nella colla farina, esattamente come abbiamo fatto QUI e QUI. E’ opportuno far trovare ai bambini la colla-farina già fatta e le striscie di carta già strappate.

Ciascun vaso deve avere tanti, tanti strati di carta. Se non avrà sufficienti strati di carta, al momento di togliere il palloncino il vaso si affloscerà su se stesso.

A volte alcuni pezzi (la base, il collo, i manici) si staccano perché l’acqua stacca lo scotch: bisogna aiutare i bambini a riattaccare tutto con molta delicatezza e con diversi strati sovrapposti di fogli di carta. Al massimo alcuni pezzi possono essere attaccati anche una volta che il vaso sarà asciutto, sempre con lo scotch di carta, che poi può essere dipinto.

A questo punto i vasi devono asciugare per almeno due giorni in un posto fresco e MAI alla luce diretta del sole. Il caldo farebbe scoppiare o afflosciare il palloncino prima che la carpapesta sia rigida, distruggendo completamente il lavoro dei bambini.

Una volta asciugati, si staccano delicatamente i palloncini dall’interno del vaso.

Poi si può colorare. Noi abbiamo portato come esempio ai nostri lupi, oltre a 2 vasi già completati, anche delle fotocopie con motivi greci da cui prendere ispirazione (li trovate QUI). *

Ed ecco i vasi asciutti e finiti. Ovviamente non tutti sono venuti così bene, ma anche quelli un po’ rotti sembrano dei veri reperti archeologici.

Il primo a destra ha il collo realizzato con un bicchiere della Coca Cola.

L’ultima in basso invece è più che altro una ciotola, e naturalmente è stata colorata anche all’interno. La ciotola è una delle forme più semplici e veloci da realizzare perchè mancano le maniglie ed il collo (che portano via molto tempo per realizzarle bene)

Buon divertimento a tutti!!

Preparatevi a pulire e scrostare colla-farina e a ritrovarvela sui vestiti per tutto il campo (ma ne sarà valsa la pena).

Cosa ne pensate di questa attività manuale?? Fatemi sapere!!!!

A presto,

Cecilia

*Le immagini che trovate in questo pdf non sono mie, naturalmente, ma scaricate dalla rete. Visto che CS non è un sito commerciale, spero che nessun proprietario delle immagini ne abbia a male.

4 Risposte to “Antichi vasi greci in cartapesta”

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